
Il tartufo nero
Nel mese di luglio 2014 abbiamo dedicato una serata dei nostri corsi di cucina al tartufo nero estivo; abbiamo cucinato insieme all’amico Dario Venturelli, “tartufaio” e intenditore.. ci ha insegnato la differenza tra tartufo nero estivo, invernale e bianco, inoltre abbiamo imparato a pulire il tartufo, a fare il burro chiarificato al tartufo e il ripieno dei tortelli oltre che il classico “ovetto” e il carpaccio, quest’ultima ricetta appartiene alla nostra Silvia..insomma tanta tanta roba! poi poco tempo fa, l’amica Lara Vella di Creare insieme, mi ha fatto dono del tartufo nero invernale del suo papa’ il quale ha l’ “Osteria dei magasi” in Val di Ledro e anche lui oltre che a cucinare il tartufo se lo va a cercare a kilometri zero. Ho trovato una differenza enorme tra i due tipi di tartufo, quello delle nostre colline, piu’ asciutto, ma forse piu’ saporito. Quello di Franco invece e’ piu’ pastoso, piu’ profumato ma forse meno saporito, ma veramente delizioso!!!!
la differenza invece tra tarufo nero e tartufo bianco, oltre che il prezzo e’ anche l’uso: per ottenere il massimo dal nero va scaldato, quindi usato piu’ che altro per ripieni , burro al tartufo, salsine calde, invece quello bianco, molto piu’ saporito va bene anche solo grattugiato su l’uovo o il carpaccio..e’ chiaro che la morte sua e’ un buon tagliolino fatto in casa…
- burro
- tartufo nero
prendere del buon burro, metterlo in un tegamino sul fuoco e portarlo quasi a bollire, noterete che si formera’ una schiuma bianca, bene toglietela, quelle sono le impurita’.. una volta “purificato”, prendete il tartufo , meglio quello nero, e grattugiatelo direttamente nel burro fuso, scaldatelo appena appena e poi aspettate che si raffreddi. ed ecco fatto il burro al tartufo. Per conservarlo potete versarlo negli tampini del ghiaccio,foderati di pellicola e metterli in frezeer: per l’uso basta tirarlo fuori poco prima e utilizzarlo!
Spero di esservi stata utile!!